presenta: |
QUASAR |
in
UN GIORNO NORMALE
“Mi
chiamo Wendell Vaughn, ed una volta vivevo qui. Tecnicamente ci vivo ancora, ma
ho vagato nello spazio per un bel po’ di tempo. Nel caso mi fossi dimenticato
di dirlo mi chiamano anche Quasar, il Protettore dell’Universo. Sì, so quanto
possa sembrare pretenzioso, ma è stato un essere di otto miliardi di anni a
darmi questo titolo. Forse è ancora pretenzioso.
Ne
ho passate parecchie ultimamente…è arrivato il momento di staccare la spina per
un po’. Ho lasciato Epoch, la mia protetta cosmica
nonché figlia dell’essere che mi ha nominato Protettore, a contemplare
l’universo nella sua dimensione tascabile; Makkari si
era offerto di venire con me, ma quando vuoi passare una giornata normale un
Eterno quasi immortale e superveloce non è esattamente l’ideale.
Non
è passato poi così tanto tempo dalla mia ultima visita alla Terra, ma mi sono
accorto soltanto ora che hanno riparato il Four Freedoms Plaza. Una volta avevo
una ditta di sistemi di sicurezza, là…quando avevo ancora il tempo per
un’identità segreta. A dire il vero ho rivelato al mondo la mia identità poco
prima che fossi esiliato nello spazio, ma in fondo non l’ho mai tenuta segreta
più di tanto.
Mi
sono ricordato soltanto adesso di non avere dei vestiti normali con me…non
posso girare New York vestito da Quasar. Non è che abbia indossato lo stesso
costume per anni…me ne porto dietro una buona dozzina, dentro le Bande Quantiche…
i due bracciali che porto ai polsi che mi permettono di viaggiare nello spazio
ed altre cose molto utili quando combatti delle astronavi. Non mi va di andare
fino a casa mia in Wisconsin per prendere qualche straccio…ci metterei una
vita, visto che non posso andare alla massima velocità nell’atmosfera
terrestre. Meglio fare un’eccezione alla “giornata normale” e passare alla Base
dei Vendicatori…”
Quasar
atterrò davanti alla porta d’entrata della Base dei Vendicatori, dove mostrò la
tessera di riconoscimento ad un sensore.
-Quasar, Vendicatore di riserva. Tessera di riconoscimento numero 571 600 2. Può entrare.
Bastarono pochi passi per incontrare Jarvis, il fido maggiordomo dei Vendicatori.
-Padron Quasar…bentornato.
-Grazie, Jarvis. Come vanno le cose sulla Terra ?
-Movimentate come al solito, se mi è concesso dirlo. Se desidera incontrare gli altri membri del gruppo, sono nella stanza del combattimento simulato.
-Passerò a salutarli…Nel frattempo mi servirebbe un favore, Jarvis. Per caso ho lasciato qui qualche vestito da civile, le ultime volte che sono passato ?
-Controllerò subito, padron Quasar…capita spesso che dei Vendicatori durante i loro alloggi temporanei lascino qui qualcosa… specialmente i membri che viaggiano spesso come lei. Ritengo sia mio compito far sì che ognuno di loro li ritrovi quando è necessario.
-Non so come farebbero i Vendicatori senza di te, Jarvis. Dovrebbero nominarti membro onorario.
-Perché ne parla in terza persona, padron Quasar ? Anche lei è uno dei Vendicatori.
-Uhm, già. Penso che andrò a salutare gli altri…
“Già, uno dei Vendicatori. Era il mio sogno, ma mi sono dovuto dimettere per poter essere un Protettore migliore…mi mancano i tempi dei Vendicatori. Forse non ho fatto una gran figura, lasciando che Hydro-Base affondasse e per tutta quella storia della guerra Kree-Shi’ar…ma mi divertivo parecchio”
-E’ permesso ?
-Quasar…non mi aspettavo di rivederti così presto, dopo la battaglia nello spazio…[1]
-Ho pensato di fare un salto, Scarlet.
-Chiamami Wanda. Non ci sono problemi cosmici, mi auguro…dopo la Guerra dei Mondi…
-La cosa ?
-L’invasione dei marziani. I media la chiamano così.
-Ah. Temo di non aver avuto abbastanza tempo per seguire le ultime notizie.
-Anche io vorrei non dover trattare con la stampa…Stiamo per iniziare una sessione d’allenamento; Wasp è impegnata oggi, quindi tocca a me fare da padrona di casa. Vuoi unirti a noi ?
-Perché no ? Sono secoli che non faccio una sessione d’allenamento… anche se mi sono tenuto impegnato…ho bisogno di lavorare un po’ sulle dinamiche di gruppo. Sono talmente abituato a lavorare da solo che non so se sarò all’altezza del compito che mi sono preso [2]
-Cap
avrebbe avuto qualche frase d’incoraggiamento Quasar…so che non è la stessa
cosa detta da me, ma sono sicura che il tuo gruppo andrà benissimo.
-Già…Cap
sapeva sempre cosa dire. Non riesco a credere che sia morto… [4]
-Chissà,
forse avremo una delle solite sorprese.
-Me
lo auguro.
-Vogliamo
iniziare ?
-Via ! – la voce femminile calma e risoluta una voce proveniva da un vetro quasi infrangibile.
Nella
stanza la ascoltarono sei persone, raggruppate in due gruppi da tre. Da una
parte Occhio di Falco, al comando dei più recenti acquisti del gruppo, Songbird ed il Fante di Cuori. Dall’altra, Iron Man con Wonder Man e Quasar.
Prima
che gli altri potessero anche solo vedere che l’aveva in mano, Occhio di Falco
scoccò una freccia ad impulso elettromagnetico ordinando:
-Accerchiateli
!
-Resti
sul classico Clint ? Va bene…fatemi strada ! – rispose prontamente Iron Man mentre deviava la freccia con un campo di forza a
basso potenziale.
Songbird creò un ariete di suono solido e lo scaglia contro Wonder Man, che
sbatté contro il muro…che resistette a malapena. Il Fante di Cuori rilasciò
dalle mani due colpi di energia, bloccati da due scudi quantici.
Per
dare il tempo ai suoi di posizionarsi, Occhio di Falco tentò di usare altre freccie contro Testa di Ferro, e dopo il fallimento fu
prontamente soccorso da Songbird che intrappolò il
nemico in una bolla di suono solido. Un potente pugno di Wonder Man fece
tremare il pavimento (che avrebbe resistito a molto peggio in condizioni
normali, ma il programma era settato su “ambiente casuale”). Mentre stava
ancora cadendo, Occhio di Falco scoccò una freccia-shock, che avrebbe raggiunto
il bersaglio se non fosse stata bloccata a mezz’aria da una mano di energia
quantica materializzatasi all’improvviso e scomparsa altrettanto velocemente.
Iron Man puntò i raggi repulsori su Occhio di Falco, bloccandoli un secondo
prima che sparino.
-Uno
a zero per la mia squadra, Clint.
I
suoi radar interni segnalarono un colpo energetico alle sue spalle; si spostò
di conseguenza, ma fu messo a terra da una dozzina di sfere di suono solido.
-Mai
sottovalutare i pivelli, vecchio mio. Uno pari…vediamo come se la cavano gli
altri senza guida !
Il
Fante di Cuori si accanì contro Wonder Man, che volando a zig-zag fu in grado
di evitare gran parte dei suoi colpi…tranne l’ultimo, che lo rispedì ancora una
volta contro un muro…di suono solido, questa volta.
Il
Fante di Cuori sparò un colpo alla massima potenza contro Quasar, sperando di
distruggere i suoi scudi; mossa sbagliata, perché Quasar cambiò forma al
costrutto trasformandolo in un tubo che riportano l’energia contro il mittente,
mettendolo KO.
Sperando
di coglierlo impreparato, Songbird intrappolò Quasar
in una bolla di suono solido, ma questi rispose creandone una di energia ed
espandendola fino a distruggere la prima bolla; in una strana inversione di
ruoli, stavolta fu lui imprigionare Songbird in una
bolla.
Prima
che lei avesse il tempo di fare qualcosa, creò una piccola maschera che le
bloccò la bocca, e dopo uno strano marchingegno attaccato alla bolla. Le ali di
suono di Songbird sparirono e Scarlet,
dalla sala di controllo, si decise ad interrompere lo scontro.
Iron Man si rialzò stringendo la mano ad Occhio di Falco:
-Ottimo
lavoro, Clint. Ora se non vi dispiace, ho delle faccende piuttosto urgenti da
sbrigare…
-Sempre
lavoro, eh ? Dovresti chiedere a Stark un po’ di vacanza – gli rispose
sorridendo l’arciere.
-Siete
stati tutti molto bravi…soprattutto Quasar, considerando quanto tempo è passato
dalla tua ultima sessione. Potete andare…tranne tu, Songbird.
Devo parlarti – disse allontanandosi.
-Arrivo
subito. Quasar…come hai fatto ?
-A
fare cosa ?
-Ad
impedirmi di usare i miei poteri.
-Ho
estratto tutta l’aria dalla mia bolla, impedendo al suono di propagarsi. Con
una maschera per non soffocarti, naturalmente.
-Ma
io posso creare oggetti di suono solido anche a distanza…
-Vero,
ma il suono deve trasferirsi da te all’oggetto. E non può farlo nel vuoto.
-Eppure
ho usato i miei poteri nello spazio, con i Contraxiani…
-Davvero
? Non ci ho fatto molto caso. Ti conviene non farci molto affidamento, credimi…
Uscendo
dalla stanza, Quasar incrociò lo sguardo di Abe
Jenkins, alias MACH-1…che non era per niente amichevole. Ma non era il tipo da
dare importanza a queste cose, e passò oltre.
“Strano.
Ho tenuto testa a tre dei più grandi supereroi del Paese, dopo mesi senza
allenamento…e non mi ha fatto sentire meglio. Quando incontro gli altri
Vendicatori mi sembra sempre di aver mancato un’occasione”.
Fuori
dalla Sala Riunioni. Songbird uscì piuttosto
arrabbiata, notando a malapena Abe.
-Melissa…ehi,
Melissa ! Fermati un attimo…che è successo là dentro ?
-La
solita ramanzina di Wanda sugli allenamenti…niente di nuovo.
-Allora
che hai ?
-E’
quel tizio…Quasar. Mi sto allenando come una pazza per essere all’altezza del
gruppo, ogni giorno…lui arriva dopo mesi dall’ultimo allenamento e fa anche il
saputello !
-A
proposito, chi è questo Quasar ? Non sono un esperto di super-eroi quanto Hallie, ma non me lo ricordo proprio…
-Non
è molto famoso…ci ho combattuto contro anni fa. Sai quando a qualcuno venne in
mente di scambiarci gli avversari ?
-Non
me ne parlare…chissà che ci passava per la testa.
“Chissà
che mi passava per la testa” pensò Quasar, rivedendo il paio d’occhiali finti
che usava nella sua identità segreta.
“Insomma,
chi crederebbe mai che basta tirarsi all’indietro i capelli e mettere un paio
d’occhiali per non farsi riconoscere ?”
Indossò
un paio di jeans, delle scarpe da ginnastica ed un maglione nero che aveva
lasciato alla Base tempo prima. Le Bande Quantiche si sarebbero viste da sotto
le maniche, quindi decise di arrotolarle all’altezza del gomito e, con un po’
di concentrazione, rese invisibili le Bande distorcendo le onde luminose
attorno ad esse. Non lo faceva da parecchio tempo.
“Le
ho indossate così a lungo che quasi mi dimentico di averle. In tutti questi
anni le ho tolte solo un paio di volte…la prima volta Maelstrom mi ha tagliato
a metà le braccia per toglierle…hhmmm…meglio fermarsi
a questo ricordo”.
“Che
razza di giornata. Mi sono dovuto far prestare un ombrello da Jarvis. Incredibile. Ma non potevo certo pretendere di
girare inosservato andandomene in giro con un ombrello di energia quantica !
Poi
mi sono perso. Ero abituato ad orientarmi in città guardandola dall’alto,
oramai…Da non crederci, posso arrivare su Rigel in
dieci minuti e devo chiedere informazioni per girare NY !
Per
non parlare dell’autista del taxi…ho idea che mi abbia fregato, a meno che i
taxi non abbiano aumentato così tanto i prezzi. Del resto non prendo un taxi
da…da…non ricordo neanche io da quando. Non che ne sentissi la mancanza…volare
è parecchio utile quando vuoi andare da qualche parte. Sono passato da un
cinema e non conoscevo la metà degli attori “famosi”. E sono passato per due
strade che erano dei vicoli ciechi. In un’altra c’era un cantiere per riparare
i danni fatti dai marziani. Quanto può cambiare una città in pochi mesi ? O
forse sono io ad essere cambiato ?
Quando
ero nello spazio avevo nostalgia della Terra, ora che sono sulla Terra mi manca
lo spazio…quando faccio il Protettore mi mancano i Vendicatori, quando incontro
i Vendicatori non vedo l’ora di andarmene…
Ammettilo
Wendell, sei diventato antisociale. Hai passato così tanto tempo da solo a
parlare con un’aliena onnisciente che ti senti un estraneo anche a casa
tua…anzi non ce l’hai nemmeno, una casa !”
Deciso
a tornare alla Base cercò un vicolo isolato e vi entrò. Si trovò davanti un
coltello.
-Avanti
amico, fuori i soldi e niente scherzi.
-Senti,
ho avuto una pessima giornata. Non ti conviene.
-Ah
sì ? E che fai, chiami aiuto ?
-Come,
non mi hai riconosciuto ? Guarda qua… - alzò le braccia e rese di nuovo
visibili le Bande.
-Che
sono quegli affari ? Come hai fatto a…chi sei ?
-Chi
sono ? – sul maglione nero apparve un teschio giallo e nelle sue mani apparvero
due fucili – sono il Punitore !
-Oddioddioddiononmiuccideretiprego! – il rapinatore lasciò
cadere a terra il coltello, e dai fucili uscirono due ragnatele simili a quelle
dell’Uomo Ragno…di energia quantica…che lo avvolsero in un bozzolo.
-Dio,
amo questo lavoro.
Creò
una morsa attorno al pugnale e strinse fino a quando non fu in mille pezzi,
dopodiché lasciò scomparire teschio e fucili.
Prese
il volo ed una volta orientatosi volò direttamente alla centrale di polizia,
dove lasciò il rapinatore a due agenti perplessi… erano ormai abituati alle
consegne di criminali da parte di super-eroi, ma raramente erano senza costume.
Alla fine si convinsero che fosse stato Nova. Solo a New York.
-Mi
spiace non aver potuto salutare meglio Quasar – disse il Fante di Cuori, di
turno ai monitor.
-Lo
conosci bene ? – chiese Songbird.
-Più
o meno. Abbiamo combattutto qualche volta, quando ero
stato ingannato dalla Presenza o ero sotto il controllo di Dragoluna…anche
insieme, ogni tanto.
-Ma
possibile che tutti gli eroi si conoscano combattendo !?
-Anche
i Vendicatori sono nati da uno scontro di eroi, dopotutto.
-Eheh…tra i super-criminali ci si conosceva soprattutto
perché si era combattuto lo stesso eroe…non è poi così diverso, in fondo.
-Sai…mi
sono sempre chiesto…
La
frase fu interrotta da un segnale di emergenza.
-Allarme
automatico inserito; richiamo a distanza attivato – disse una voce meccanica.
-Da
dove proviene ? – chiese il Fante.
-Dal
Progetto Pegaso, pare. E’ scattato un allarme di sicurezza di primo
livello…quando accade ne siamo subito informati.
-Hai
studiato per bene le procedure, eh ? Nessuno degli altri membri attivi è
disponibile. Dovremo andare noi…
-No,
aspetta…qualcuno deve restare ai monitor, lo sai. Andrò io.
-Non
puoi andare da sola, Songbird…siamo una squadra,
ricordi ?
-Hai
ragione…andiamo, allora !
Un
altro allarme automatico li interruppe.
-Che
c’è adesso !?
-Uh-oh…un
allarme dal Wakanda. Sembra che un satellite
geostazionario stia per cadere…
-Prova
ad avvertire i Fantastici Quattro.
-Niente
da fare, hanno chiamato prima loro di noi e non sono sul pianeta. Andrò io…non
avrò problemi ad intercettarlo, se mi sbrigo. Pensi di farcela, Songbird ?
-Scherzi
? Cosa può esserci al Progetto Pegaso che può darmi noie ? – sorrise
sprezzante…più che altro per nascondere il suo nervosismo.
“Beh,
vediamo di non sprecare del tutto la giornata” pensò Quasar mentre faceva
apparire il suo costume “Per prima cosa aggiornerò i file dei Vendicatori,
prima di dimenticarmene. Poi…”
I
suoi pensieri furono interrotti da un segnale ricevuto dalle Bande Quantiche.
-Non
posso crederci…questo è il vecchio segnale d’allarme del Progetto Pegaso !
Accidenti, non si attiva da quando mi sono dimesso da capo della sicurezza,
anni fa…ero sicuro di aver tolto la frequenza dalla memoria. Tanto vale
controllare…
Ci
vollero quasi venti minuti per raggiungere il “Potential
Energy Group, Alternative Sources, United States”, comunemente noto come
Progetto Pegaso. Da quando l’aveva visitato per l’ultima volta era parecchio
cambiato.
-Dall’esterno
non noto niente di anormale, a parte il fatto che non rispondono alle mie
chiamate. Dovrò…
-Quasar
! Cosa ci fai qui ? – gli chiese Songbird, che stava
volando nella sua direzione.
-Ho
ricevuto un messaggio d’allarme tramite le Bande Quantiche…è arrivato anche ai
Vendicatori, suppongo. Vogliamo entrare ?
-Posso
cavarmela benissimo da sola. Perché non vai a dare una mano al Fante di Cuori a
sistemare quel satellite wakandiano ?
-Ci
metterei troppo tempo ad arrivare là. Sono sicuro che il Fante se la caverà da
solo…è in gamba.
-Allora
entriamo… - i due atterrarono delicatamente davanti all’entrata, anche se Songbird si fidava poco. Sapeva che Quasar poteva viaggiare
nello spazio, che difficoltà poteva avere a raggiungere il Fante in pochi
secondi ? A meno che non si fidasse di lei…
-Niente
da fare, è chiuso. Non riconosce né la tessera dei Vendicatori né i miei vecchi
codici.
-Il
che vuol dire che dobbiamo entrare con la forza.
Il
portone d’entrata fu abbattuto da due arieti, uno giallo ed uno rosa…il primo
era schematico, l’altro molto rifinito. Percorsero alcuni metri di corridoio,
notando che tutte le persone erano svenute.
-Qualche
idea su cosa possa essere stato ? Che ci tengono qui ?
-Parecchie
cose pericolose, nelle mani sbagliate. Posso darti un suggerimento sulle tue
costruzioni di suono solido, Songbird ?
Lei
non rispose, fingendo di non aver sentito. Ma Quasar lo prese come un tacito
consenso.
-Le
costruzioni dettagliate fanno molta più scena di quelle essenziali, ma sono uno
spreco di tempo e fatica. Tanto spesso bisogna farle scomparire dopo pochi
secondi.
-Questo
posto è molto grande…suggerisco di dividerci e di controllarlo.
-Ne
sei sicura ?
-E’
una procedura standard dei Vendicatori.
-Ah…okay.
“Chi
si crede di essere per darmi dei consigli su come usare i miei poteri ?”
rifletté Songbird mentre continuava ad esplorare
“Voglio dire, non è mica Iron Man o Capitan America…è
una riserva. So badare a me stessa…”
Entrò
in uno dei numerosissimi laboratori, la cui porta era aperta. Non ci volle
molto a capire.
-Quasar,
credo di aver trovato qualcosa – disse al comunicatore che portava sul polso,
vicino ai generatori sonori – Sembra che qui sia scoppiato qualcosa…ed i
ricercatori sembrano essere stati colpiti, invece che essere solo svenuti.
-Riesci
a vedere che cosa stavano facendo, in quel laboratorio ?
-Secondo
i registri ci tenevano del Vibranio, ma non so che esperimenti facessero. Qui
non ce n’è traccia.
-Sarà
meglio che venga…il vibranio è pericoloso per i tuoi poteri.
-Non
è necessario, davvero.
-Riconosco
alcuni di questi tecnici – la voce di Quasar non proveniva più dal
comunicatore, ma dall’entrata del laboratorio… aveva fatto presto – Lavorano
qui da anni. Sembra che non sia niente di grave…ma qualunque cosa abbia fatto
svenire gli altri, li tiene ancora in questo stato.
-Come
fai a conoscerli ?
-Lavoravo
qui tempo fa, come capo della sicurezza. Me ne sono andato dopo il caso della
Corona del Serpente.
-Le
banche dati sono andate distrutte…non c’è modo di risalire a cosa stessero
facendo.
-Le
Bande Quantiche non riescono a leggerle. Se non hanno cambiato le cose, c’è una
banca dati centrale al centro della struttura. Registra tutti i dati degli
esperimenti mentre sono in corso, indipendentemente dai mezzi locali. Dovremmo
raggiungerla senza problemi…sperando che non l’abbiano spostata. Seguimi.
Quasar
levitò all’uscita, mentre Songbird non si muoveva.
-Qualche
problema ?
-Non…non riesco ad usare i miei poteri !
-Qualche
guasto ai tuoi sistemi cibernetici ?
-Credo
di no…qualcosa blocca la creazione di suono solido.
-Potrebbe
essere colpa dell’esperimento come di un nemico…e non ci vuole molto a capire
di chi si tratti.
-Stai
pensando a Klaw, il Signore del Suono ?
-E’
verosimile, direi. Sarà meglio che tu esca, ci penso io a…
-No
! Non voglio essere trattata da civile, Quasar. Poteri sonici o meno, sono un
Vendicatore. E so cavarmela anche senza.
-In
situazioni normali, forse. Ma Klaw non è un nemico da
sottovalutare.
-E
se mi rapisse una volta fuori ? Non voglio fare la damigella in
pericolo…troviamo questa banca dati, forza.
I
minuti passarono senza che i due si dicessero una parola. Songbird
era arrabbiata con se stessa…non voleva passare per una novellina. Era nuova
nel giro dei super-eroi, forse, ma non per questo intendeva farsi prendere in
giro.
Quasar
tentò di rompere il ghiaccio, con risultati discutibili.
-Ehm…tu
eri Mimi Spaventia una volta, giusto ?
-Sì.
-Ricordo
che ci siamo scontrati, una volta. Eri insieme a quel tizio…come si chiamava…
-Angar.
-Sì
giusto, Angar. Che fine ha fatto ?
-E’
morto. Gli hanno sparato.
-Oh.
Mi dispiace.
-Ma
se neanche lo conoscevi !
-Si
può sapere che ti ho fatto, Songbird ? C’è qualcosa
che non va ?
-Oltre
al fatto che sono senza poteri contro un nemico che non conosco e che non si fa
vedere, e che sono in compagnia di… oh, lascia perdere.
-Finisci
la frase. In compagnia di cosa ?
-Insomma…non
ti fai vedere sulla Terra per dei mesi, poi torni e pretendi di essere chissà
chi solo perché sei stato per un po’ nel gruppo !
-Per
tua informazione, ragazza, non sono stato a divertirmi ! Ho un intero universo
di cui occuparmi, dannazione !
-E
allora occupatene e piantala di darti delle arie !
-Quando
mai mi sono dato delle arie !?
-Oh,
per favore…”ho intercettato questo, ho fatto quell’altro, i costrutti solidi si
fanno così…”
-E
tu piantala di essere così acida ! Non mi sto divertendo a controllare questo
posto !
-Razza
di pallone gonfiato…
-Strega
ipocrita…
I
due si guardarono in cagnesco per pochi secondi, prima di scoppiare a ridere.
-Oddio…siamo
davveri ridicoli, eh ?
-Non
posso credere…di stare a ridere come un’isterica…quando sto rischiando la vita…
-Non
riesco…eheheh…non riesco a smettere…c’è qualcosa…ahahah…qualcosa non va…
Il
pavimento iniziò a tremare, mentre il punto d’origine delle scosse avanzava ad
ondate. Da un angolo del corridoio apparvero decine e decine di animali
imbizzarriti, una carica letale. Di suono solido.
Songbird fu sollevata bruscamente da una sedia di energia quantica sopra la
mandria, che si abbatteva contro un muro della stessa energia solida.
-Okay
Klaw, hai fatto abbastanza il misterioso ! Fatti
vedere !
-Continua
ad urlare…mi darai più forza.
Ulysses
Klaw, il Signore del Suono (a sua volta composto
interamente di suono solido) fece scomparire gli animali, che rientrarono sotto
forma di onde nell’apparecchio che sostituiva la sua mano destra. Songbird si ritrovò imbavagliata dal suono solido, e dalla
sua corazza fuoriuscirono decine di coltelli sonori diretti contro Quasar, che
li bloccò con altri scudi.
-Lasciala
stare, Klaw !
-Mi
ricordo di te…abbiamo combattuto un paio di volte, mi sembra. [5]
-Che
ci fai qui ?
-Ero
imprigionato, dopo un mio sfortunato scontro con Vibraxas.
-Chi
!? [6]
-Lascia
perdere. Voglio che tu te ne vada, o ucciderò la ragazza – il bavaglio divenne
una maschera opprimente che tolse il respiro a Songbird,
che cercava di liberarsi. Quasar la fece scendere e tentò di tagliare il suono
con un raggio laser proveniente dalle Bande. Niente da fare.
-Hai
bisogno di questi mezzucci, per battermi ?
-Non
ho più bisogno di niente…sono molto più potente di prima, ora !
-Voi
criminali lo dite sempre.
-Questa
volta è vero. Chi credi che abbia generato la potentissima onda sonora che ha paralizzato
tutti gli umani di questa struttura ? Chi ha sabotato i poteri di questa ladra
di tecnologia ? Chi vi ha confuso con suoni che influenzano il cervello ?
-Ora
capisco perché sei il Signore del Suono…parli in continuazione.
-Tu…ridi
di me !? Allora…muori !
Klaw puntò verso Quasar il suo artiglio sonico, pronto a sparare. Quasar si
protesse con uno scudo…aveva già battuto Klaw, e
sapeva di essere all’altezza dei suoi colpi. Fu quindi molto sorpreso quando un
colpo centinaia di volte più potente del previsto lo scaraventò fuori dal
Progetto Pegaso, facendogli attraversare muri e corridoi.
Songbird respirò a pieni polmoni, quando Klaw fece
sparire la maschera.
-Credevo
avessi più spina dorsale, Klaw…volevi soffocarmi
perché sai che posso batterti ?
-Lurida
sgualdrina…la tecnologia che ti dona i poteri è mia ! E tu hai osato non solo
usarla contro di me, ma anche al servizio del maledetti Vendicatori !
-Siamo
agli insulti, adesso ? Hai proprio toccato il fondo.
La
colpì con l’artiglio, facendole un grosso livido sulla guancia.
-Sei
solo un’umana, adesso…mentre io sono il padrone assoluto del suono ! Come credi
di potermi contrastare ?
Songbird rispose con un pugno di suono solido che fuoriuscì direttamente dalla
sua corazza sonica. Klaw non ne fu ferito, ma
indietreggiò.
-Come…
-Ho
amici molto in gamba con la tecnologia, Klaw. In
grado di modificare la corazza perché possa funzionare con modulazioni
variabili…ad una velocità che ti impedisce di distruggere le mie costruzioni !
Creò
due mura ai fianchi di Klaw e li sbatté uno contro
l’altro mentre lui era in mezzo. Ma lo oltrepassarono come se non fosse lì.
-Come…
-Ve
l’ho detto…sono molto più potente ora ! Sono il dio del suono !
-Allora
dovresti stare in cielo – disse una voce maschile, mentre una morsa di forza
quantica afferrava Klaw per le spalle e lo spediva
verso l’alto, rompendo il soffitto e facendolo salire ancora.
-Quasar
!
-Tutto
a posto, Songbird ? E’ un bel livido…
-Ero
con le Lottatrici, ero abituata a molto peggio. Quel volo non fermerà Klaw…
-Vero,
ma noi due siamo molto più abituati di lui ai combattimenti aerei.
Durante
il volo verticale…
-A
che altezza l’hai spedito ?
-Ho
reso il costrutto quasi senza peso…potrebbe salire fin oltre l’atmosfera, ma
dubito saremo così fortunati.
-Essendo
così leggero potrà romperlo. Può volare ?
-Beh,
avete la stessa tecnologia di base, e se tu ci riesci può farlo anche lui…ma
non è il suo stile di combattimento. Propongo di prenderlo di sorpresa.
-D’accordo…non
penso resisterà facilmente a tutti e due.
-Non
sottovalutarlo. Come essere sonico, Klaw non prova
dolore e può riparare i danni quasi istantaneamente. Colpirlo con un guantone
da boxe gigante non è la soluzione.
-Allora
come lo battiamo ?
-Improvvisando.
Qualunque cosa si sia fatto per aumentare il suo potere, lo ha reso più
instabile di prima.
-E’
davvero così potente come dice ? Io l’ho combattuto solo un paio di volte, e
non mi sembra…
-Ho
sempre pensato che Klaw non usasse tutto il suo
potere, e lo credo ancora. Forse è solo convinto del suo nuovo potere.
-Eccolo
! Ci sta aspettando.
Uno
sciame di api soniche li colse impreparati, ma bastarono un paio di reti di
suono solido per bloccarle. Quasar tagliò il braccio destro di Klaw con una spada, ma dall’artiglio uscirono centinaia di
pugnali solidi. Mentre li bloccava, Klaw si
riattaccava il braccio. Songbird dovette schivare uno
pterodattilo sonico, mentre Quasar si ritrovò nell’equivalente sonoro di un
blocco di ghiaccio.
Sfortunatamente,
il suono è un’energia meccanica su cui le Bande Quantiche non hanno nessun
controllo. Ed è difficile concentrarsi per creare un rompighiaccio mentre non
puoi respirare.
-Bah
! Sapevo che non eravate alla mia altezza !
“Altezza…ma
certo ! Posso generare delle contro-onde con caratteristiche opposte alle sue
creazioni, e farle scomparire !”
Fu
complicato, data la grande complessità dei suoni solidi. Lo pterodattilo
cercava di attaccarla, e lei trasformò le proprie ali in una bolla che la
proteggesse. Il ghiaccio sonoro scomparve, e Quasar fece rapidamente a pezzi lo
pterodattilo.
Prima
che Klaw avesse il tempo di pensare alla prossima
creazione, centinaia di punte di suoni solido e di energia quantica gli si
conficcarono nella testa. Quasar lo afferrò per l’artiglio e scomparve a tutta
velocità.
Dopo
qualche secondo si udì un fortissimo BOOM , poco prima che Quasar tornasse
indietro con una bolla energetica in mano. Conteneva l’artiglio sonico di Klaw.
-Dov’è
finito ?
-Qui
dentro. Ho superato la velocità del suono, staccando l’artiglio dal suo corpo.
A quella velocità non poteva fare niente, così ho creato questa bolla e l’ho
messo sottovuoto…è innocuo, ora.
-Non
l’avevo notato durante gli scontri, ma l’artiglio non era diverso prima ?
-Hai
ragione…lo ha collegato a degli strumenti. Meglio riportarlo al Progetto Pegaso…saranno
rinvenuti, ormai.
-D’accordo.
Vorrei farti una domanda, Quasar. Prima ho cercato di bloccare lo pterodattilo
con oggetti di qualunque tipo, ma li ha distrutti tutti quanti. Come mai non è
riuscito a distruggere anche la bolla ?
-Alcune
forme geometriche sono più resistenti di altre, per la loro stessa natura.
Premendo la bolla la forza si esercitava anche sui lati, e ci voleva uno sforzo
maggiore per romperla.
-Non
ci avevo mai pensato, Quasar.
-Chiamami
Wendell.
Poco
dopo, al Progetto Pegaso, uno scienziato ancora scosso dai suoni di Klaw spiegò l’accaduto.
-Facevamo
esperimenti col vibranio, sì. Abbiamo ipotizzato che possa essere in grado non
solo di assorbire l’energia meccanica dei suoni, ma che ne possa anche
produrre. Sfortunatamente, l’energia è entrata in sincronia con quella del
corpo di Klaw, facendo esplodere il vibranio…compreso
quello contenuto nella sua cella.
-Dopodiché
lui ha studiato il vostro procedimento ed ha collegato gli strumenti
all’artiglio sonico.
-Ma
era veramente più potente ?
-Potenzialmente
sì. Ha assorbito una quantità enorme di energia sonica, ma l’artiglio non era
in grado di gestirla con efficienza superiore al normale.
-E
dove ha preso tutta quella energia ?
-Da
un satellite geostazionario sopra il Wakanda. Anche
loro facevano esperimenti sul vibranio, suppongo.
-Mi
perdoni, ma il Wakanda è all’altro capo del pianeta.
Come ha fatto ad assorbire energia sonora a quella distanza ?
-Ed
il satellite era nello spazio ! Come ha fatto il suono a…
-Sono
tutte ottime domande, signori…ma temo che sul suono ci siano molti
interrogativi che non ci eravamo mai posti.
Più
tardi, Quasar si avviava all’uscita della Base dei Vendicatori, in costume.
Aveva appena finito di aggiornare i file dei Vendicatori con le sue recenti
avventure. Sulla soglia c’erano Jarvis e Songbird.
-Padron
Quasar, spero di rivederla presto.
-Farò
il possibile Jarvis, davvero. Mi sono divertito.
-Arrivederci,
Wendell.
-Buona
fortuna, Songbird.
-Melissa.
-D’accordo.
Alla prossima, Melissa.
Quasar
volò verso l’alto, dispiaciuto perché doveva andarsene, ma in qualche modo
contento di tornare alle proprie vicende cosmiche, che ormai erano la sua nuova
routine. E pensare che credeva che essere un super-eroe sulla Terra fosse più
semplice.
-Allora
? – chiese Abe Jenkins, a braccia incrociate.
-Allora
cosa ?
-Si
può sapere che è successo ? Il Fante mi ha detto che sei andata al Progetto
Pegaso…e quel livido…
-Niente
di grave…guarirà presto. Ho solo fatto un po’ di pratica con le creazioni
solide, in fin dei conti.
-Perché
ho la sensazione che non me la racconti giusta, Melissa ? Tu non detestavi quel
tizio ?
-A
dire la verità…è simpatico.
New
York, la sera. Quasar si concesse un’ultima occhiata a quella città così speciale.
Ci sarebbe tornato presto, lo sapeva… in qualche modo non riusciva a starci
lontano. Anche perché quella città era una calamita per i guai super-umani.
“Guarda
un po’…quello è Quasar” pensò lo stupefacente Uomo Ragno, mentre Quasar gli
volava ad una quindicina di metri di distanza “ Scommetto che quello è un tipo
che ha ben pochi problemi”.
Il
Protettore dell’Universo lasciò il suo pianeta natale, osservato con curiosità
da un uomo in elegante giacca nera, in un anonimo attico in un anonimo grattacielo
di New York. [3]
Poco
oltre l’atmosfera, aprì un passaggio per la Zona Quantica e vi entrò, salutando
la Terra con un bagliore giallo luminoso.
Quasar non è esattamente uno dei Vendicatori più famosi, e la sua militanza nel gruppo ha avuto pochi momenti memorabili. Allora perché questo episodio ? Perché Quasar è uno dei pochi eroi ad avere un punto di vista umano, ed è questa la sua peculiarità. Mentre altri eroi hanno un passato…anomalo (leggende viventi, dei norvegesi, spie russe, inventori multimiliardari) …Quasar è un tizio normale. Anche se le ambientazioni della sua serie hanno spesso poco a che fare con la nostra realtà, Quasar è quasi più simile all’Uomo Ragno che ai grandi super-eroi: una persona più o meno comune, a cui le cose non vanno mai particolarmente bene, che riceve un grande potere e si comporta di conseguenza; i due condividono persino anche la tendenza all’autocommiserazione e al farsi più problemi del necessario. E, quando gli riesce, a divertirsi col proprio dovere.
[1] Vendicatori (Marvel IT) #10-11
[2] Vedi Quasar (Marvel IT) #23 e seguenti
[3]
Vedi la serie Marvel IT di Capitan America per maggiori
dettagli
[4]
In almeno tre occasioni diverse, nella serie dei Thunderbolts.
[5]
Un membro di Fantastic Force. La battaglia è avvenuta in un retroscena non ancora mostrato di Fantastic Force #1(Marvel IT)
[6]
I lettori di Capitan Marvel (Marvel IT) capiranno il
riferimento…